mercoledì 22 marzo 2017

REYNERT

1911, anno della guerra di Libia; anno difficile per la Juventus imbevuta di giovani entusiasti e non sprovveduti a tecnica. Reynert, svizzero, di ruolo fa il centravanti e non è colpa sua se, di goal, la squadra bianconera ne segna pochini, subendone molti di più. Accade così che la sua prima rete in campionato, il 15 ottobre 1911 a Genova, salvi a malapena l’onore di una Juventus che il Genoa domina e travolge per 5-1. Ci sono pomeriggi migliori, come quello del 19 novembre, Juventus batte Piemonte 4-1; tripletta del centrattacco, che ci ha preso gusto.
«L’interesse che presentava l’incontro delle due squadre torinesi – si legge su “La Stampa” dell’epoca – fu in massima parte tolto dal fatto che il Piemonte si presentò in campo con una squadra assai handicappata dalla mancanza di molti giocatori di prima categoria, come i fratelli Peruzzi, Simonazzi, Spinoglio e Bigatto. Juventus, nel primo tempo, favorita dal vento, attaccò vivacemente e segnò tre goal. Il Piemonte in una rapida discesa riuscì a segnare il goal che salvò l’onore della partita. Nel seconde tempo il vento cessò quasi completamente sì da far mancare ai piemontini quell’appoggio con cui essi speravano di rifarsi. Juventus riuscì a passare ancora una volta la rete di Faroppa, vincendo cosi con 4-1. Del resto, la prima linea juventina, ben meritava di cogliere il giusto premio alle vivaci e ben condotte azioni d’offensiva. Mai come oggi i foorwards della Juventus ebbero tanto brio e tanta elegante precisione di attacchi. Né valse la laboriosa, instancabile attività del duo della difesa piemontina, Boggio Pio e Mattea, a frenare tanto impeto di assalti. Faroppa poi, quantunque indisposto, fece del suo meglio per evitare una disfatta alla sua squadra. Pure il suo diretto avversario Pennano giuocò da gran campione del goal, e a lui devono i compagni bianconeri se si assicurarono una vittoria così accentuata. La Juventus, nella sua recentissima formazione, dà bene a sperare per i prossimi incontri. Il terreno di giuoco era in condizioni ottime. Giornata fredda e ventosa. Pubblico discretamente affollato. Arbitrò il signor Magni, di Milano. Le squadre erano così formate. Piemonte: Faroppa, Mattea, Boggio P., Opezzo. Bruno, Michela, Boggio F., Valobra, Fellin, Lampiano, Moschino. Juventus: Pennano, Goccione, Hess, Colombo, Maffiotti, Nevi, Weber, Besozzi, Reynert, Meille, Barberis».
E segna anche al Casale e al Torino, congedandosi dai tifosi juventini con una tripletta, ancora ai danni del non irresistibile Piemonte, il 24 marzo 1912.

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