sabato 19 novembre 2016

JUVENTUS - PESCARA

23 aprile 1978 – Stadio Comunale di Torino
JUVENTUS-PESCARA 2-0
Juventus: Zoff; Cuccureddu e Cabrini; Gentile (dal 70’ Furino), Spinosi e Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna, Benetti e Bettega. In panchina: Alessandrelli e Fanna. Allenatore: Trapattoni.
Pescara: Piloni; Motta e Mosti; De Biasi, Andreuzza e Galbiati (dal 46’ Mancin); Grop, Repetto, Orazi, Zucchini e Bertarelli. In panchina: Pinotti e Prunecchi. Allenatore: Cadè.
Arbitro: Mattei di Macerata.
Marcatori: Boninsegna al 10’, Benetti all’86’.

Mancano solo tre turni al termine del campionato e la Juve guida la classifica con tre lunghezze di vantaggio sul Torino. Al Comunale, contro i bianconeri, gioca per la prima volta in campionato il Pescara. La squadra abruzzese, esordiente nella massima divisione, è già matematicamente retrocessa in B. Ora che non deve più pensare alla classifica, dà il meglio di sé. Sette giorni prima, in casa, ha superato 2-1 l’Inter. La Juventus è avviata a conquistare il suo diciottesimo scudetto. Molti elementi della rosa sono in procinto di partecipare al Mondiale di Argentina. Il loro impegno, in queste ultime gare, si limita all’indispensabile per paura di infortuni.
Dopo nove minuti il Pescara si avvicina al goal con una conclusione di Grop ribattuta dal palo. Sessanta secondi più tardi la Juventus si porta in vantaggio. Cabrini crossa dalla sinistra e Boninsegna, al centro, mette in rete con una precisa deviazione al volo. Sul felpato tocco del centravanti, l’ex bianconero Piloni nulla può. La Juventus, senza strafare, esercita una marcata supremazia territoriale. In evidenza, fra i bianconeri, il giovane terzino sinistro Cabrini, in lotta con il milanista Maldera per la maglia azzurra. Il Pescara si difende con ordine e in contropiede, di tanto in tanto, riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Zoff. Al 78’, un tentativo del vivace Grop viene nuovamente respinto dal palo. Dopo che l’arbitro Mattei ha annullato una rete per parte, prima di Bertarelli e poi di Tardelli, arriva a quattro minuti dal termine il raddoppio juventino. Il solito Cabrini appoggia su Benetti che da trenta metri centra l’angolo destro della porta di Piloni.
La squadra di Trapattoni coglie così una vittoria netta, anche se non esaltante. Mentre i bianconeri superano il Pescara, il Torino perde 2-0 a Firenze, contro i viola impegnati nella lotta per non retrocedere. Lo scudetto è sempre più incollato sulle maglie bianconere. A 180 minuti dal termine è il sorprendente Vicenza di Paolo Rossi il più immediato inseguitore, distanziato di quattro punti. L’Italia anti juventina spera ancora in uno spareggio. Ma rimarrà delusa.


BRUNO BERNARDI, “STAMPA SERA”
Un leggero tremore alla mano sinistra, la sigaretta stretta tra le labbra, la tensione di sempre: Giampiero Boniperti vive la partita in tribuna d’onore affiancato da Virdis e Vycpálek che raccolgono i commenti, ora a mezza voce ora gridati, del presidente. La Juventus controlla con un po’ d’affanno il goal di vantaggio realizzato da Boninsegna, si concede qualche licenza di troppo e Boniperti impreca. Anche l’arbitro lo fa arrabbiare accreditando un fallo al Pescara che era in favore della Juventus e sorvolando poi su uno sgambetto ai danni di Tardelli nell’area abruzzese. Intanto la radio diffonde notizie dagli altri campi. A Firenze il Torino è sotto di due goal ma a Napoli il Lanerossi Vicenza sta vincendo a mani basse e la festa-scudetto dovrà essere rinviata. A un tratto la difesa bianconera sbanda e Grop spara un fendente basso che si stampa sul palo, alla destra dell’esterrefatto Zoff. Un grosso brivido per la Juventus. Boniperti sobbalza sulla sedia. «Li multo!», esclama alzandosi di scatto. E si avvia verso l’uscita tallonato dai cronisti. Mancano poco più di dieci minuti al termine e Boniperti indugia sul piazzale dell’antistadio tendendo l’orecchio. Smaltisce la rabbia divagando: parla del goal di Bertarelli annullato dall’arbitro perché il guardalinee aveva sbandierato il fuori gioco di posizione di Grop. Un boato lo interrompe: è la rete della sicurezza ottenuta da Benetti con una “bomba” dal limite. Boniperti riacquista il sorriso, anche se da Napoli giunge il risultato finale: 4-1 fissato da un goal di Paolo Rossi. «Però questo Vicenza», fa Boniperti evitando di commentare la sconfitta del Torino che è definitivamente tagliato fuori dalla lotta per il titolo. Allora è fatta? Gli chiedono. «Quasi fatta – risponde Boniperti – ci vuole ancora un piccolo passo, il punto-scudetto. Abbiamo due partite a disposizione».
Il punto decisivo potrebbe registrarsi con la Roma allo Stadio Olimpico dove la Juventus, cinque anni fa, aveva vinto il quindicesimo scudetto strappandolo. sul filo di lana, al Milan travolto a Verona. È quanto spera, ovviamente, Boniperti che da quando è presidente è destinato a soffrire sino all’ultima partita. I quattro titoli precedenti conquistati dalla Juventus nel corso della gestione-Boniperti, infatti, sono stati sanciti alla trentesima giornata. In lizza è rimasto solo il Lanerossi Vicenza che dovrà esibirsi al Comunale fra due domeniche. Se la Juventus pareggerà a Roma, la partita del 7 maggio sarà una semplice formalità, l’occasione per festeggiare due squadre che meritano la passerella d’onore, accomunate da un eccellente campionato. Diversamente la Juventus dovrà conquistare il punto determinante sul proprio campo per evitare lo spareggio. Boniperti tesse un sincero e ammirato elogio per il Lanerossi Vicenza. «Due le rivelazioni della stagione – dice – Maldera che ha realizzato otto goal importanti comportandosi come un cannoniere e il Lanerossi Vicenza che ha disputato un grandissimo campionato. La squadra vicentina è l’autentica sorpresa. Giambattista Fabbri, modesto quanto bravo allenatore, ha saputo darle un gioco valido ma la forza dei biancorossi è l’amicizia. Tutti si aiutano e corrono. Sembrano la “Banda Bassotti” ma in campo diventano giganti. E quel Filippi lo trovi dappertutto: alle spalle del libero a collaborare con la difesa e poi nell’area avversaria a dettare il passaggio del goal». Goal che Paolo Rossi spesso trasforma: sarà juventino nella prossima stagione? «Rossi è la perla del Vicenza e ci appartiene a metà», taglia corto Boniperti. La Juventus farà di tutto per riportarlo a casa ma non è escluso che la questione si risolva alle buste poiché Farina tira al rialzo e vorrebbe tenerselo ancora per un anno. Boniperti lascia cadere il discorso e si congeda: deve vedere in televisione l’Ascoli nelle cui file milita un certo Pasinato (autore dì un gran goal al Bari) che piace alla Juventus.

Nessun commento: